8+1
22 Novembre 2013 / 6 Marzo 2014
http://www.matteoinnocenti.com/
http://atpdiary.com/exhibit/8-1-otto-artisti-in-dialogo/
http://www.lastampa.it/medialab/webdoc/vernice/febbraio2014
http://www.artribune.com/2014/02/otto-artisti-e-unassenza-in-dialogo-a-prato/
OTTO ARTISTI IN DIALOGO E UNA PRESENZA
8+1 è un dialogo, poiché tale la struttura che sorregge l'evento nei suoi due momenti
espositivi, avviato da una serie di incontri che si potrebbero definire fortuiti, e poi
istintivamente indirizzato a una riflessione sulla natura indefinibile dell'arte.
Insieme a Emanuele Becheri, David Casini, Giovanni Kronenberg, Enrico Vezzi, T-yong
Chung, Serena Fineschi, Marco Andrea Magni, Virginia Zanetti, – i protagonisti del
progetto – e grazie alla disponibilità di LATO e BBS (ex galleria Gentili), abbiamo provato ad
usare parole come incontro, casualità, dedizione, creatività, indeterminazione, mancanza,
immaterialità, recupero, inizio; senza mirare ad altro obiettivo se non a rendere l'evidenza di
una trasformazione positiva sempre possibile – in cui l'arte e le opere, a dispetto del parere
comune, hanno un ruolo essenziale e necessario.
8+1 invece che formalizzarsi nella proposta di risultati finiti dà testimonianza della
processualità innescata dall'inizio e che tuttora continua. 4 artisti hanno scelto
direttamente, per ragioni di affinità, altri 4 a venire, instaurando un confronto reciproco; a
seguito della prima inaugurazione del 22 novembre 2013 con T-yong Chung, Serena
Fineschi, Marco Andrea Magni, Virginia Zanetti, la ricerca si delinea ulteriormente con
Emanuele Becheri, David Casini, Giovanni Kronenberg, Enrico Vezzi.
Quanto è visibile è la traccia degli scambi intercorsi, dei tentativi sperimentati insieme, della
volontà sottesa pur nella differenza delle inclinazioni individuali: le prime opere sono
l'impulso per le altre e tutte, secondo le modalità che continuerà ad assumere il dialogo,
potranno ri/modificarsi nel tempo totale del progetto.
Alternativa possibile alla compiutezza delle cose che è anche apertura alla causalità della vita,
poiché ci interessa la questione nel suo fondamento: se concediamo all'arte quanto le spetta,
cioè di essere una parte fondamentale e imprescindibile della realtà umana, possiamo ancora
attribuirle il potere di cambiamenti profondi.
Tutti questi aspetti sono compresi simbolicamente nell'1, presenza (e assenza insieme),
richiamato dal titolo.
Le corrispondenze originate dall'incontro sono varie per carattere e modalità:
dall'intervento dell'artista nella realtà alla ricerca dell'assoluto, dall'opera come impossibile
rappresentazione alla vertigine del nulla, dal carattere positivo della mancanza alla preziosità
delle cose naturali.
LATO e BBS, spazi che uniscono attività professionale ed espositiva, con la scelta di instaurare
una relazione danno esempio concreto e spontaneo di unione delle forze. Un invito a creare
una rete di collaborazioni tra le varie dimensioni territoriali, indipendenti, legate in
vario modo alla cultura, per un'evoluzione comune.
Matteo Innocenti
ph. Lucia Bellini